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Lussazione di spalla. Quali solo le conseguenze più comuni

Lussazione di spalla e lesioni associate

L’articolazione della spalla, è una delle più complesse del nostro corpo. La sua mobilità è infatti garantita da una struttura molto articolata, che la sostiene e allo stesso tempo ne permette l’ampio movimento. È proprio a causa della sua complessità che questa articolazione può essere soggetta a numerose tipologie di lesioni o complicazioni post traumatiche, soprattutto in presenza di lussazione.

Lussazione. Quali sono le conseguenze più comuni?
Le lussazioni più frequenti sono quelle di tipo antero-inferiore. In seguito all’evento traumatico è possibile che si verifichino lesioni all’articolazione. Tra le più frequenti ricordiamo la lesione di Bankart e quella di Hill-Sachs.

Nei soggetti con età superiore ai 40 anni, le lussazioni possono essere associate anche ad un danno a carico di uno o più tendini della cuffia dei rotatori.

LESIONE DI BANKART

In presenza di lussazione, solitamente a causa di un trauma, la testa dell’omero esce dalla cavità glenoidea. La sua fuoriuscita, soprattutto se ripetuta nel tempo (a causa ad esempio di una lassità legamentosa) può talvolta causare una lesione dell’area antero-inferiore del labbro o cercine glenoideo, anello fibrocartilagineo che circonda la cavità glenoidea.

Questo tipo di lesione prende il nome di lesione di Bankart. Talvolta questo tipo di lezione può prevedere anche un piccolo distacco osseo di quella parte della glena (Bankart Ossea).

In presenza di questo tipo di complicazione il dolore persiste anche in seguito a risoluzione della lussazione (ovvero quando la testa dell’omero viene riposizionata nella cavità glenoidea).


In caso di diagnosi di Lesione di Bankart confermata da esami strumentali (RMN con o senza contrasto), si procede in primo luogo ad un trattamento conservativo con terapia antinfiammatoria e fisioterapia (tranne in alcuni casi di soggetti che praticato attività sportiva di alto livello e/o professionale).

    LESIONE DI HILL-SACHS

    In caso di lussazione antero-inferiore, in associazione alla lesione di Bankart, che come abbiamo visto investe l’area glenoidea, si verifica una lesione sul versane omerale, lesione di Hill-Sachs.
    Si tratta di una depressione/frattura nella zona postero-supero-laterale della testa dell’omero in seguito a compressione della stessa contro la cavità glenoidea. 

    La formulazione di una diagnosi di lesione di Hill-Sachs è confermata da esame fisico associato ad esami strumenti quali RX di CRM.
    Oggi la lesione di Hill-Sachs è associata al concetto di on-track (se la lesione in alcuni movimenti della spalla cade all’interno della cavità glenoidea) e off-track se cade all’esterno.

    Il trattamento iniziale prevede anche in questo caso un approccio conservativo con:

    • Immobilizzazione dell’articolazione.
    • Uso di FANS.
    • Fisioterapia, finalizzata al potenziamento della muscolatura a sostegno dell’articolazione.
    • Medicina rigenerativa.

    INTERVENTO CHIURIGICO

    Nei casi di lussazione ricorrente di tipo antero-inferiore, a seguito di fallimento del percorso conservativo, si valuterà un intervento di riparazione in artroscopica.
    Lo specialista opererà una ricostruzione del tessuto fibroso (Lesione di Bankart) procedendo alla ricostruzione del cercine, che viene re-inserito alla glena, e allo stesso tempo di provvederà al ritensionamento delle strutture capsulo legamentose (capsulo-plastica). 
    Per quanto riguarda la Lesione di Hill-Sacks, a seconda del grado di estensione e della sua tipologia a(on-track e off-track) lo specialista valuterà se effettuare un gesto chirurgico anche su questa. L’intervento consente il ripristino della stabilità con risoluzione della sintomatologia dolorosa e recupero della mobilità.

    Dr. Antonio Giardella, Chirurgia Articolare e Traumatologia dello Sport

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